Linea rossa

Kaiserpanorama mi ha chiesto di descrivere in immagini un luogo di Parigi che rappresentasse un pezzo del suo immenso puzzle multicolore. Percorrendo gli infiniti corridoi della metropolitana per raggiungere la Coulée verte, quel pezzettino di puzzle che avevo scelto, ho improvvisamente capito che in realtà volevo raccontare tutt’altro: la sensazione del tragitto, fuggevole eppure densa di quegli odori pungenti, il contatto con la materia sdrucita degli strapuntini, la condivisione indefinita e indistinta con centinaia di persone. Una fermata in media ogni 600 metri, 3,4 miliardi di passeggeri nel 2019 (pre-covid), un mondo quasi interamente sommerso e pieno di odori e di vita. 

Le immagini di questa serie coprono un arco temporale di circa sei anni. Sono vagoni inumiditi dal respiro dei viaggiatori all’ora di punta, distopiche città sotterranee fatte di soli corridoi, gesti quotidiani di delicatezza e d’emozione. E poi le nuove regole, il vuoto dell’epidemia. Come sempre, domani il primo treno della linea 3bis partirà alle 5:27. L’ultimo all’1:15. Come sempre, il cuore della metropoli ricomincerà a battere, nonostante tutto, e io ho scelto una sottile linea rossa, quasi un’arteria, come filo conduttore del mio racconto. Magari un giorno andrò a descrivere anche la Coulée Verte, un corridoio verde bellissimo, fatto di piante e alberi, in mezzo alla città. Ci andrò un’altra volta, ovviamente trasportato dal metrò.

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